Ieri il premier Giuseppe Conte ha pubblicato su Facebook un lungo post nel quale ha parlato dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, e della foto choc apparsa sui media nella quale si vede uno dei due ragazzi americani indagati, probabilmente Gabriel Christian Natale Hjorth, legato e bendato nella caserma dei carabinieri.
"Non c’è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro carabiniere, il nostro Mario. Invito tutti a considerare, tuttavia, che bene ha fatto l’Arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento", ha dichiarato Conte commentando le disposizioni intraprese dell’Arma dei Carabinieri in merito al trasferimento del militare reo di aver bendato il giovane americano.
“Riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati”, ha continuato Conte mostrando un approccio diametralmente opposto al tweet del ministro dell’Interno Matteo Salvini sull’accaduto.
A chi si lamenta della bendatura di un arrestato, ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un #Carabiniere, un servitore della Patria 🇮🇹 morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando. pic.twitter.com/5ZWXPqtxPp
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 28, 2019
"L'Italia è uno Stato di diritto. Abbiamo principi e valori consolidati: evitiamo di cavalcare l'onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la nostra legislazione, in caso di omicidio volontario, contempla già l'ergastolo”, termina Conte il suo post su Facebook.
La foto choc
Nelle ultime ore sta girando in rete una fotografia che ritrarrebbe uno dei due indagati per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello, probabilmente Natale Hjorth, mentre viene interrogato in caserma davanti a un computer con una benda agli occhi e le manette ai polsi.
L’omicidio
I giovani girovagavano nella zona di Trastevere cercando della droga, e dopo essere stati ingannati da uno spacciatore con dell'aspirina, hanno deciso di rubare lo zaino al loro “intermediario”, chiedendo in cambio soldi e droga. Il vicebrigadiere 35enne Mario Cerciello Rega, assieme a un collega, si era presentato in borghese all'appuntamento fissato dall’intermediario derubato dai due ragazzi con la speranza di recuperare il suo zaino. Uno dei due, nel momento in cui i carabinieri si sono fatti riconoscere, ha estratto un coltello e ha aggredito il vicebrigadiere.
Il militare è stato portato all'ospedale del Santo Spirito dove, nonostante i soccorsi, è deceduto. A essere fatale è stato un colpo sferrato al cuore.
I funerali
Oggi, lunedì 29 luglio, si sono svolti i funerali di Mario Cerciello Rega alle 12 a Somma Vesuviana, il paese d’origine del militare, nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114. Proprio qui il carabiniere si era sposato un mese e mezzo fa.
Ieri alla camera ardente si è presentato il Premier Conte mentre ai funerali hanno preso parte i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
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