Secondo la stampa mainstream, la AgeChallenge di FaceApp non sarebbe altro che uno strumento di spionaggio per rubare informazioni, dati personali e persino immagini utili al riconoscimento facciale, camuffato da innocua app. Una app che si è diffusa con forza virale e a cui nessuno è riuscito a resistere, neanche i più scettici.
Nessuno, infatti, neanche quelli che hanno più ritrosie a utilizzare le le app di Facebook, è riuscito a resistere alla tentazione di scoprire che faccia avrà nel lontano futuro.
A lanciare l'allarme è stata la rivista Forbes. Ma nonostante abbia presto ridimensionato il tutto, spiegando che l'applicazione è sì russa, ma i server che contengono i dati si trovano negli Stati Uniti, il contagio da "teoria del complotto" è sfuggito di mano.
— Forbes (@Forbes) July 17, 2019
New York Times, Washington Post, Fox, non hanno dubbi: c'è lo zampino degli hacker di Putin. Gli stessi che avrebbero truccato le elezioni statunitensi e che diffondono messaggi pro-russi ai bambini, attraverso il cartone animato di Masha e Orso. Questa volta, attraverso la app gli hacker violerebbero la privacy degli utenti e acquisirebbero informazioni sulle loro abitudini.
Questi rumors sono bastati per gettare il panico tra gli utenti dei social. Qualcuno ha scritto "FaceApp viene dalla Russia. Il paese che ha truccato le elezioni del 2016 per far vincere Trump, adesso sta acquisendo la tua identità per truccare future elezioni".
Altri denunciavano violazioni dell'account, dopo aver scaricato l'app. "Ho scaricato FaceApp e in meno di trenta minuti qualcuno ha cercato di accedere al mio profilo Apple dalla Cina. Non solo rubano i nostri dati, ma li usano per venderli", mette in guardia un utente.
#FaceApp is from Russia. You shouldn't be using it.https://t.co/PUNxPnur84 pic.twitter.com/SJBSWlJeSK
— Cheesemeister (@Cheesemeister3k) July 17, 2019
Altri invece suggeriscono di "dimenticare per un momento la politica e godere della vita".
Agli utenti hanno già risposto gli sviluppatori di FaceApp, rassicurando del fatto che nessuno dei dati è ceduto, che nessuna immagine è trasferita nei cloud e che le immagini non sono conservate nei database russi.
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