Le corna dei cervi sono fatte di materiale osseo, ma crescono notevolmente più velocemente delle ossa comuni: in un mese possono raggiungere la lunghezza di mezzo metro.
I ricercatori dell’Università Nord-occidentale di Sian, in Cina, hanno trovato una spiegazione di questo “superpotere” esaminando il DNA degli animali. Come comunica Science, è risultato che nel processo di crescita delle corna sono coinvolti i geni legati al cancro.
Durante lo studio, i ricercatori hanno sequenziato i genomi di 44 specie di ruminanti, che comprendevano non solo i cervi, ma anche le mucche, le antilopi, le alci, le giraffe e altri animali. Si è scoperto che le corna si sono evolute in un antenato comune di queste specie e che a questo processo hanno partecipato i geni responsabili della formazione dei tessuti nervosi, ossei e cutanei.
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Gli scienziati ritengono che i geni che normalmente stimolato la formazione e la crescita dei tumori abbiano avuto un ruolo particolare nello sviluppo di questi “copricapi”. Il cervo comune è risultato avere otto geni attivi che di solito stimolano la formazione e la crescita dei tumori.
“Le corna dei corvi sono, in sostanza, una forma controllata di cancro alle ossa”, hanno spiegato gli autori dello studio. Ma differentemente dalle malattie oncologiche, nelle quali i tumori si sviluppano senza alcun controllo, la crescita delle corna è severamente regolata da altri geni.
Gli studiosi hanno scoperto che i geni che tengono sotto controllo la crescita delle corna agiscono anche sul resto dell’organismo: secondo le statistiche, i cervi si ammalano di cancro cinque volte più raramente degli altri mammiferi, un “bonus” casuale regalatogli da madre natura.
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