Permyakov ha affermato che i morti sono stati più 477.000, mentre il numero di feriti supera il milione e mezzo. Questi dati, ha spiegato, provengono da un rapporto recentemente desegretato stilato dal capo del dipartimento scientifico-militare dello stato maggiore Alexander Pokrovsky nel 1956.
Nel 2017, in Polonia, è entrata in vigore la legge che vieta la propaganda del comunismo o di qualsiasi altro regime totalitario. Questa legge obbliga le autorità locali a demolire tutti i monumenti dedicati all’esercito sovietico: circa 450 in tutto il paese, secondo l'Istituto di rimembranza nazionale.
Questa legge non si applica ai cimiteri e ai siti di sepoltura.
L'ambasciata russa in Polonia sostiene che, solo negli ultimi anni, oltre un centinaio di monumenti ai soldati sovietici è stato distrutto. Il ministero degli esteri russo ha condannato le azioni delle autorità polacche, definendole oltraggiose.
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