Secondo l’ambasciatore siriano, i ribelli stanno scappando in altri paesi e potrebbero provocare un’ondata di attentati terroristici.
Khaddad ha sottolineato che in Siria i terroristi non solo hanno acquisito capacità di combattimento, ma hanno anche goduto delle “possibilità tattiche e strategiche di utilizzare un grande potenziale finanziario e tecnico”.
Questo potrebbe permettere loro di arruolare più persone e anche di dare istruzioni e ordini a distanza.
Il conflitto armato in Siria continua dal 2011. A fine 2017 è stata annunciata la vittoria contro il gruppo terroristico Stato Islamico nella regione, ma in alcune zone stanno continuando i rastrellamenti.
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