L'agguato è avvenuto oggi nel distretto di Pulwama, dove a febbraio un kamikaze si era fatto esplodere presso un convoglio della polizia paramilitare indiana: nell'attentato persero la vita 45 persone.
Secondo le prime ricostruzioni, una bomba artigianale è detonata, dopodichè tra gli aggressori ed i militari indiani è iniziato uno scontro a fuoco.
Non ci sono ancora informazioni sul numero di eventuali vittime, tuttavia sono segnalati diversi feriti, tra cui un ufficiale dell'esercito indiano. I feriti sono stati portati all'ospedale, dove viene fornita l'assistenza medica necessaria.
Nel Jammu e Kashmir, l'unico Stato indiano in cui la maggioranza della popolazione è musulmana, sono attivi gruppi separatisti a favore dell'indipendenza o dell'adesione al Pakistan, Paese musulmano.
Allo stesso tempo non esistono confini ufficiali tra India e Pakistan nel Kashmir: le forze armate dei due Stati sono divise da una linea di controllo che delimita le zone amministrate.
New Delhi accusa le autorità pakistane di sostenere i gruppi indipendentisti islamici armati. Islamabad rigetta le accuse, affermando che gli abitanti del Kashmir combattono per far valere i propri diritti.
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