Questo è il secondo tentativo degli ambientalisti di bloccare le trivelle nelle ultime ore. Ieri la polizia aveva preso in custodia due manifestanti che saliti su una nave avevano cercato di fermare l'invio delle attrezzature.
"Sono passati sei giorni da quando gli attivisti sono saliti a bordo della piattaforma petrolifera della BP, che prevede di produrre 30 milioni di barili di petrolio dal giacimento di Vorlich nel Mare del Nord. Ci aspettiamo e speriamo in una risposta adeguata da BP per l'emergenza climatica. Questo è il motivo per cui siamo qui e speriamo di ottenere qualcosa", - si sottolinea nell'appello degli attivisti.
Secondo Greenpeace, le attività della BP e di altre compagnie petrolifere peggiorano la situazione ecologica nel Mare del Nord.
"Come prima la compagnia cerca di trivellare tutto ciò che può trovarsi, dal Mare del Nord all'Artico e all'Amazzonia. Come abbiamo stabilito, avrà conseguenze tragiche per il clima e la vita sulla Terra", hanno affermato gli ecologisti.
In precedenza la polizia aveva arrestato una decina di persone che avevano preso parte all'azione di protesta.
La BP a sua volta ha definito le azioni di Greenpeace "irresponsabili e in grado di mettere indebitamente loro stessi e gli altri a rischio".
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