I piloti turchi che al momento si trovano alla base militare USA di Luke, in Arizona, non volano più sui caccia F-35. Lo ha confermato ai giornalisti il portavoce ufficiale del pentagono Mike Andrews.
“Il Dipartimento (della Difesa USA, ndr) è al corrente che i piloti turchi non volano. Continueremo la nostra stretta collaborazione con i nostri alleati turchi dopo che interromperanno la propria partecipazione al programma degli F-35, se la politica turca non cambierà”, ha dichiarato Andrews.
Il Daily Sabah ricorda che il giorno prima il Pentagono aveva promesso che avrebbe annullato l’accordo sulla vendita ad Ankara degli F-35 se la Turchia non avrebbe rinunciato all’acquisto dei complessi missilistici russi S-400. Le autorità americane hanno così reso ancora più intenso il lungo e acuto conflitto con il paese, uno dei suoi più importanti partner NATO.
Nel suo comunicato, dal carattere duro e dalla lunghezza di due pagine, il segretario USA alla Difesa ad interim Patrick Shanahan ha annunciato che l’addestramento dei piloti turchi si sarebbe interrotto il 31 luglio. Inoltre, ha comunicato Shanahan, Ankara non riceverà i quattro aerei già acquistati. Il Pentagono ha avvertito che l’acquisto dei missili russi potrebbe danneggiare i futuri rapporti tra USA e Turchia.
Secondo i militari americani al momento attuale alla base di Luke si sta svolgendo l’addestramento di quattro piloti e due istruttori di volo turchi. Inoltre ai training prendono parte 20 tecnici dell’aviazione.
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