Secondo Corcoran, CFO della Nord Stream 2 AG, che si occuperà della gestione del gasdotto, se il permesso non sarà concesso per tempo, la struttura potrebbe essere messa in funzione più tardi del previsto, nel 2020 e non nel 2019.
Il capo del consorzio Nord Stream AG ed ex cancelliere della Germania Gerhard Schröder ha espresso la speranza di instaurare un dialogo costruttivo con il nuovo governo danese.
“Vogliamo ottenere semplicemente che venga attuato il diritto europeo vigente e che sia escluso qualsiasi ritardo”, ha sottolineato Schröder.
L’ex cancelliere ha spiegato che la politica della Danimarca risente della pressione esercitata da Washington, contraria alla costruzione del gasdotto.
Il CEO dell’azienda Matthias Warnig ha detto che la Nord Stream 2 AG utilizzerà tutte le sue risorse per lottare contro la discriminazione attuata nei confronti del progetto.Il Nord Stream 2 attraverserà il fondale del Mar Baltico per collegare la Russia alla Germania. Per ora il termine dei lavori di costruzione è in programma per fine 2019, ma è possibile una posticipazione per via della vicenda della Danimarca. Copenaghen ha definito il gasdotto una minaccia allo stato e ha messo in allerta l’Europa sul rischio di diventare più dipendente dal gas russo.
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