Nel corso dell’esperimento nell’organismo di animali di laboratorio sono state immesse cellule cancerogene umane che hanno provocato un carcinoma epatocellulare, il cancro al fegato più diffuso, scrive Eurekalert. La frequenza era di livello basso e sicuro.
“La frequenza delle onde radio era ancora più bassa di quando portiamo il telefono all’orecchio”, ha dichiarato il coautore del dispositivo, il Dott. Boris Pasche.
Il principio fondamentale del metodo consiste nell’effetto di onde radio di un certo intervallo di frequenza sui canali di calcio sulla superficie delle cellule tumorali del carcinoma. Allo stesso tempo le cellule sane non hanno alcuna reazione ai segnali.
Il team ha rilevato che un certo tipo di segnale denominato Cav3.2 funziona come antenna per i segnali radio inviati durante la cura permettendo al calcio di penetrare attraverso la membrana cellulare della cellula tumorale e di fermarne la crescita. “Abbiamo dimostrato che era proprio il flusso di calcio a fermare la crescita delle cellule del cancro al fegato, a ridurre e a volte anche a eliminare il tumore”, ha spiegato il Dott. Pasche.
L’effetto della cura si è conservato anche nei casi in cui il cancro era in metastasi in altre zone del corpo.
Il dispositivo ha già ottenuto le certificazioni in Unione Europa ed è ora in attesa di approvazione dalla FDA statunitense.
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