I militari coinvolti hanno condiviso la storia e le proprie intenzioni con il New York Times, che riporta il loro racconto nel dettaglio. I giornalisti hanno incontrato diversi piloti, di cui solo due, Ryan Graves e Danny Accoin, hanno rivelato i propri nomi.
Dall’estate 2014 alla primavera 2015 entrambi i tenenti prestavano servizio nella squadriglia VFA-11, basata nello stato di Virginia e facente parte dell’aeronautica militare USA. Sia Graves che Accoin pilotavano aerei F/A-18 Super Hornet.
Secondo il loro racconto le stranezze sarebbero cominciate dopo la sostituzione dei vecchi radar di bordo con radar più sensibili che hanno permesso ai piloti di intercettare regolarmente la presenza di oggetti all’altezza da 0 a 9 mila metri. Questi oggetti non erano però visibili allo sguardo.
La velocità degli oggetti variava da bassissima al regime ipersonico e la durata della permanenza nell’aria raggiungeva 12 ore. A fine 2014 uno di questi oggetti stava per far scontrare due aerei che volavano nelle vicinanze, passando in mezzo a loro. L’UFO aveva le sembianze di una sfera sormontata da un cubo.
È difficile portare avanti delle ipotesi sull’origine degli oggetti non identificati o sulla possibilità che i piloti abbiano un pò esagerato nei loro racconti, ma la reputazione del New York Times ci assicura una cosa: le loro parole sono state riportate fedelmente.
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