Secondo lo scenario peggiore, il pianeta si surriscalderà di cinque gradi Celsius nei prossimi 80 anni, con livelli del mare che saliranno di due metri. Questo è più del doppio delle stime delle Nazioni Unite, che prevedono un aumento di 97 centimetri del livello del mare entro il 2100 se le emissioni di carbonio continuano a salire. Sebbene la probabilità di un tale conseguenza sia del 5%, i ricercatori ritengono che la loro previsione sia plausibile.
L'allagamento delle aree costiere comporterà la perdita di 1,8 milioni di chilometri quadrati di terra, che supera l'area di Francia, Germania, Spagna e Regno Unito messi insieme. Le piccole nazioni delle isole del Pacifico come Vanuatu diventeranno inabitabili o scompariranno completamente. In questo caso, la maggior parte della terra perduta sarà una parte delle regioni critiche in cui viene prodotto cibo. Queste includono, ad esempio, il delta del Nilo.
Secondo i ricercatori, in questo caso più del 2,5% dell'intera popolazione della Terra sarà costretta a trasferirsi in altri luoghi. Il numero dei rifugiati climatici sarà circa 200 volte superiore al numero di arrivi nell'Unione europea dal Medio Oriente durante la crisi migratoria iniziata nel 2015. Ciò porterà a seri sconvolgimenti sociali e a guerre.
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