Secondo Newsweek, l'asteroide di 338 metri denominato Apophis 99942 sfreccerà accanto alla Terra ad una distanza di circa 30.577 chilometri il 13 aprile 2029.
Gli astronomi affermavano che Apophis potrebbe potenzialmente avvicinarsi alla superficie terrestre più di qualunque astronave orbitante. Allo stesso tempo, hanno quasi escluso la possibilità che l'asteroide possa colpire la Terra.
Marina Brozovic del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA a Pasadena, in California, ha descritto l'imminente avvicinamento dell'asteroide come "un'incredibile opportunità per la scienza".
"Osserveremo l'asteroide sia con i telescopi ottici che con quelli radar. Con le osservazioni radar potremmo essere in grado di vedere i dettagli superficiali della dimensione di pochi metri ", ha detto la Brozovic ad una sessione della Planetary Defense Conference 2019 a College Park, nel Maryland.
L'astronomo del Centro per gli studi sugli oggetti vicini alla Terra (CNEOS) del JPL, Davide Farnocchia ha asserito che i 5 anni di dati di tracciamento ottico e radar di Apophis aiuteranno i ricercatori a "una stima molto precisa della sua orbita nel 2029 quando si avvicinerà alla Terra".
"Sappiamo già che l'incontro ravvicinato con la Terra cambierà l'orbita di Apophis, ma i nostri modelli mostrano anche che l'approccio ravvicinato potrebbe cambiare il modo in cui questo asteroide gira, ed è possibile che ci saranno dei cambiamenti di superficie, come piccole valanghe", sostiene Farnocchia.
Egli ha sottolineato che, sebbene gli scienziati non possano ancora escludere completamente una collisione con Apophis dopo il 2060, "tali possibilità sono estremamente ridotte, meno di 1 su 100.000".
Farnocchia ha aggiunto che, dal momento che Apophis è più grande di una portaerei, potrebbe causare conseguenze a livello continentale se entrasse in collisione con la Terra.
Il direttore del CNEOS Paul Chodas, a sua volta, ha definito Apophis "un rappresentante di circa 2.000 asteroidi potenzialmente pericolosi attualmente noti".
"Osservando Apophis durante il suo avvicinamento nel 2029, acquisiremo importanti conoscenze scientifiche che potrebbero un giorno essere utilizzate per la difesa del nostro Pianeta", ha osservato Chodas.
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