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Nel corso di tavola rotonda “Le relazioni fra la Russia e la Gran Bretagna nell'ambito di sicurezza: i possibili punti di contatto” tenutasi il 23 aprile presso MIA “Rossiya Segodnya” è stato presentato il rapporto congiunto del Russian International Affairs Council ((RIAC) ) e del Dipartimento per la sicurezza internazionale presso l'Istituto RUSI di Londra.
Tra i presenti erano Direttore Generale di RIAC Andrey Kortunov e il Direttore del Dipartimento per la sicurezza internazionale dell'Istituto RUSI di Londra Raffaello Pantucci.
Sputnik Italia ha chiesto l'opinione di Raffaello Pantucci sulla eventuale collaborazione tra l’Italia e la Russia su questioni di sicurezza.
- Nel contesto di sanzioni e difficoltà nelle relazioni, la cooperazione resta molto importante. Secondo Lei, quali sono le prospettive della cooperazione tra i paesi europei, in particolare l’Italia, e la Russia negli ambiti già menzionati nel corso della discussione: la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, la sicurezza informatica, il controllo degli armamenti nucleari? Qual’è la direzione più promettente?
- Le relazioni fra l’Italia, l’Europa e la Russia sono un po’ diverse naturalmente da quello che vediamo dal punto di vista d’Inghilterra che era il fuoco di questo particolare progetto. Però se guardo le varie tematiche che abbiamo esplorato qui, probabilmente le due fra queste quattro tematiche che sarebbero più promettenti in dialogo con l’Italia. Sarebbe il terrorismo, perché il terrorismo è un problema universale che confrontiamo tutti in modi molto simili con networks e connessioni che vanno in tutte le direzioni fra l’Italia, la Russia, l’Europa, l’Inghilterra e il mondo. Allora penso che il terrorismo sarebbe un contesto interessante, e poi la seconda sarebbe il Medio Oriente in particolare il Nord Africa perché l’Italia ha una relazione molto particolare con Nord Africa grazie alla geografia, la storia, e sarebbe un posto dove l’Italia ha un interesse particolare e dove l’Italia potrebbe portare qualcosa di specifico nei confronti di una relazione europea con la Russia e anche una relazione bilaterale italo-russa.
Raffaello Pantucci, nato a Londra, ha l’origine italiana. Fattagli una domanda sull’Italia, si è detto dispiaciuto di non aver avuto la possibilità di rispondere in italiano perché la lingua dell’evento era l’inglese. “Rimarrò in inglese anche se mi farebbe piacere fare in italiano”.
Laureato al King's College, attualmente è un analista del Royal United Services Institute, più antica think tank del mondo per i problemi della sicurezza. Si specializza nei problemi della lotta al terrorismo e nelle relazioni tra la Cina e i paesi occidentali.
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