La società ha iniziato a rimuovere il combustibile da un bacino di stoccaggio all’interno dell’unità 3, che contiene 52 gruppi di combustibile inutilizzati e 514 gruppi di combustibile esaurito, il 15 aprile, utilizzando apparecchiature controllate a distanza.
A partire da oggi, i lavoratori hanno messo sette unità di combustibile inutilizzato in una cassa prima di trasferirle in un impianto di stoccaggio situato a 328 piedi dall’edificio danneggiato, secondo l’emittente NHK. La cisterna, secondo quanto riferito, sarà successivamente trasferita in un deposito nella piscina di raffreddamento della struttura, un passo che porterà a termine il processo di rimozione del primo lotto di scorie. TEPCO intende ora rivedere l’intero processo, che in precedenza era stato ritardato per garantire che i lavoratori fossero protetti dalle radiazioni, e continuare a spostare il combustibile nel mese di luglio. L’operatore prevede di trasferire tutti i 566 gruppi nell’unità 3 entro la fine di marzo 2021.
L’incidente alla centrale elettrica è stato causato da uno tsunami che ha colpito il Giappone nel marzo 2011 a seguito di un terremoto offshore di magnitudo 9,0 al largo delle coste. La fusione di tre delle quattro unità dell’impianto e le esplosioni idrogeno-aria, causate dal guasto dei sistemi di raffreddamento, hanno causato la fuoriuscita di materiali radioattivi e la chiusura dell’impianto.
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