Il cardinale Ravasi ha spiegato che di questo tipo di assistenza possono occuparsene gli specialisti dei musei vaticani.
"Possiamo collaborare alla risoluzione di alcuni compiti specifici, ma questo dovrebbe essere il risultato di un dialogo", ha detto il cardinale durante una conferenza stampa in Vaticano.
Egli ha osservato che dal punto di vista economico la Francia può essere autosufficiente, ma che un contributo simbolico può essere fornito anche dall'estero.
Il cardinale ha anche sottolineato che la Cattedrale di Notre Dame è un simbolo importante sia per i credenti che per i non credenti.
“Il Pontificio Consiglio della Cultura... ha un legame con tutto l’orizzonte di questo immenso patrimonio ecclesiale, che anche se non è più di proprietà della Chiesa – come nel caso della cattedrale di Notre Dame, che è di proprietà dello Stato francese – rimane sempre una creatura vivente nella quale si celebra liturgia, si fanno incontri di fede, e nella quale anche i non credenti entrano per ammirare la sua bellezza”, ha affermato.
“Mi ha impressionato in maniera suggestiva il fatto che ieri molti, tra turisti e parigini, piangessero di fronte a questo evento. Questo manifesta che le grandi cattedrali, le grandi basiliche, sono dei corpi viventi”, ha concluso il cardinale.
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