Gli specialisti della NASA hanno ricreato in laboratorio l'atmosfera originaria di Marte, che conteneva una miscela di idrogeno, azoto e anidride carbonica. Quindi, con l'aiuto di un raggio laser, gli scienziati hanno imitato le onde d'urto che si sarebbero potute formare quando gli asteroidi colpiscono la superficie del pianeta. Come risultato di questa reazione, si sono formati i nitrati che sono necessari per la vita.
In precedenza si pensava che la presenza di idrogeno impedisse la formazione di acido nitrico e promuovesse l'insorgere di altri composti, come l'acido cianidrico. Di conseguenza, l'aumento della concentrazione di idrogeno nell'atmosfera accelerava la formazione di molecole di acido nitrico e nitroso.
Secondo i calcoli degli scienziati, la quantità di idrogeno presente nell'atmosfera iniziale di Marte sarebbe stata sufficiente a coprire l'intero pianeta con uno strato di sali di 20-60 cm. Allo stesso tempo, non è pienamente stato stabilito se ci fosse idrogeno, ma l'esperimento ha dimostrato che la sua presenza non è necessaria per arricchire il suolo di composti azotati.
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