Ha detto che il giornalista, che era volato a Kiev da Mosca per seguire le elezioni nel paese, lo ha chiamato di notte per avvisarlo della situazione.
"Dopo quattro ore di detenzione, è stato rimandato all'aeroporto di Minsk, da dove è ripartito. Lo scopo della visita in Ucraina era quello di seguire le elezioni presidenziali e una serie d'interviste con i rappresentanti degli ambienti politici e religiosi dell'Ucraina. La motivazione per la negazione dell'ingresso in Ucraina è stata la minaccia per la sicurezza nazionale dell'Ucraina", ha detto Torrembini a Sputnik.
Secondo Torrembini, Innaro è stato accreditato dal Ministero degli Esteri dell'Ucraina, "è possibile che la Commissione Elettorale Centrale", e l'ambasciata italiana in Ucraina avessero concordato una serie d'interviste con lui, anche con i leader della Chiesa Ortodossa Ucraina e rappresentanti della nuova chiesa ucraina. Anche a un operatore di cittadinanza russa che accompagnava Innaro non è stato dato il permesso di entrare nel paese.
Ora, secondo Torrembini, stanno per "alzare un polverone", "il ministero degli Esteri italiano ha già preparato una nota di protesta". Secondo lui, al giornalista non è stato permesso di andare in Ucraina solo perché vive a Mosca.
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