Lo ha annunciato il sindaco di Bolivar, centro nello Stato di Tachira, William Gomez.
"Attualmente il confine è parzialmente aperto per gli studenti che si spostano quotidianamente dalla Colombia al Venezuela e viceversa, così come per coloro che hanno bisogno di assistenza medica e possono confermarlo con un certificato", riporta le parole del sindaco l'agenzia di stampa venezuelana.
Secondo il politico, la chiusura del confine è stato un passo necessario da parte di Caracas per combattere diversi crimini, compreso il contrabbando di cibo e carburante.
Il 23 febbraio l'opposizione venezuelana aveva cercato di far entrare nel Paese gli aiuti umanitari stranieri attraverso i confini con la Colombia e il Brasile, che erano stati chiusi su disposizione dell'amministrazione presidenziale di Nicolas Maduro. Le unità della Guardia Nazionale, le guardie di confine e la polizia non avevano lasciato entrare le merci nel Paese, diversi camion sono stati bruciati. Durante le rivolte, centinaia di persone sono rimaste ferite, tra cui decine di cittadini colombiani. Secondo varie fonti, da 4 a 25 persone sono rimaste uccise.
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