"Prenderemo tutte le misure necessarie, reciproche e simmetriche, per garantire l'equilibrio in relazione al trattato INF, ma allo stesso tempo non prevediamo di dispiegare missili, anche nella parte europea del Paese, finché i corrispondenti mezzi americani non appariranno in Europa" – ha dichiarato il diplomatico russo in un'intervista coi media locali.
"Se prevalgono gli interessi di sicurezza e gli europei non vogliono davvero che il continente diventi una base per lo schieramento di forze americane e per la subordinazione militar-politica e geopolitica agli Stati Uniti, allora dovrebbero opporsi a questi piani se emergeranno", - ha sottolineato il viceministro degli Esteri russo.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato in precedenza che Washington avvia la procedura per l'uscita dal trattato INF con la Russia.
Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha affermato che "se la Russia non ritornerà al pieno e verificabile rispetto del trattato entro 6 mesi", l'accordo non sarà più valido.
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