Il portavoce del ministero degli Esteri, Patrick Nilsson, ha confermato alla testato il fatto di aver chiamato Tatarintsev, ma non ha specificato cosa esattamente è stato discusso durante la riunione.
Secondo la fonte, il diplomatico russo sarebbe collegato con un cittadino svedese arrestato a febbraio con l'accusa di aver raccolto informazioni a favore di Mosca. L’uomo, che lavorava nel campo dell'alta tecnologia, si ritiene innocente.
Più tardi, i media svedesi hanno riferito che un dipendente dell'ambasciata russa ha lasciato il paese, ma come è stato poi rivelato questo non è accaduto.
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