Un cittadino di Vienna di origine turche unitosi ai terroristi dell'ISIS in Siria, dopo essere rimasto ferito nei combattimenti ha usufruito dell'assistenza sanitaria gratuita austriaca ed ha ricevuto sussidi sociali per un anno intero, dopodichè ha fatto ritorno in Siria per continuare a combattere.
Secondo il giornale Kronen Zeitung, il foreign fighters islamista ha beneficiato di sussidi sociali per 12.400 euro durante la convalescenza in patria.
L'islamista con passaporto austriaco è stato catturato quest'anno dalle forze curde in Siria. Come scoperto dalle autorità austriache, il proprio concittadino Azad G. di origini turche era partito per la Siria per combattere dalla parte dei terroristi nel 2013. Nel 2014, dopo una ferita da arma da fuoco, è tornato a Vienna, è stato curato gratuitamente ed ha persino beneficiato di 885,47 euro al mese dalle autorità austriache. Complessivamente la sua convalescenza in ospedale è durata 14 mesi: in questo intervallo le autorità gli hanno versato 12.400 euro e, dopo la riabilitazione, è ritornato in Siria per combattere.
La procura aveva aperto un fascicolo sull'islamista, tuttavia l'ha archiviato e non ha notificato nulla all'amministrazione di Vienna, che continuava a pagargli il sussidio sociale in qualità di cittadino austriaco.
Le autorità comunali si sono difese sottolineando di non aver ricevuto nessuna notifica dalla magistratura e dalle forze di sicurezza sull'attività dell'uomo, pertanto non aveva motivo per bloccare i sussidi.
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