Varsavia è contraria al progetto e ritiene che il gasdotto danneggerà la sicurezza energetica dell'Europa.
"Il modifica della direttiva non fermerà la costruzione del Nord Stream 2, ma renderà il suo funzionamento più civile e lo avvicinerà agli standard europei", ha affermato. "Non penso che i cambiamenti della direttiva fermeranno la creazione di Nord Stream 2", ha sottolineato il ministro.
La direttiva sul gas modificata estende gli standard energetici dell'UE a tutti i gasdotti dai paesi terzi ai paesi dell'UE, compresi quelli offshore. Secondo il documento, una società indipendente da Gazprom dovrebbe agire come gestore di Nord Stream 2, e il 50% della capacità del gasdotto dovrebbe essere riservato al pompaggio di gas da fornitori indipendenti, che possono lasciare il gasdotto mezzo vuoto per un periodo indefinito di tempo. Tuttavia, la Germania ha compiuto mitigato notevomente tali modifiche, infatti il testo finale afferma che la decisione di concedere al progetto russo proposte di esenzione da queste regole sarà presa non da Bruxelles, ma dal paese dell'UE in cui il gasdotto entra nel territorio europeo, vale a dire la stessa Germania, previa consultazione con la Commissione europea.
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