Sabato scorso, la questione è stata messa alla ribalta dopo che il presidente americano Donald Trump ha esortato i paesi europei, tra cui Regno Unito, Francia e Germania, a riprendere più di 800 combattenti dello Stato islamico (un gruppo terroristico, bandito in Russia), catturati dagli Stati Uniti in Siria, e li ha messi sotto processo. "Se i combattenti stranieri e le loro famiglie che hanno la cittadinanza europea possono o meno tornare nell'Unione europea è prima di tutto una competenza nazionale dei singoli Stati membri dell'Ue", ha dichiarato Natasha Bertaud, portavoce della commissione, durante un briefing.
Bertaud ha sottolineato che l'Unione Europea ha messo in atto "severe norme di sicurezza", criminalizzando le persone che viaggiano all'estero per scopi terroristici e che arrivano in Europa per tali scopi. La portavoce ha inoltre ricordato che a dicembre le nazioni dell'UE si sono impegnate a segnalare nella banca dati sulla sicurezza comune i reati di terrorismo e i casi di viaggi all'estero a fini terroristici.
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