Oggi i diplomatici russi hanno commemorato il generale Ivan Chernyakhovsky nel luogo della sua morte vicino a Penenzhno, nel nord della Polonia. Nel 2015 il monumento eretto sul luogo in cui era morto il generale era stato demolito secondo una decisione delle autorità polacche.
"Sono dati stimati", ha detto l'ambasciatore, sottolineando che ultimamente le autorità polacche hanno cercato di non pubblicizzare lo smantellamento di questi monumenti.
"Secondo il nostro monitoraggio, emerge che dal 2014 ad oggi sono stati demoliti circa 100 monumenti", ha detto l'ambasciatore, sottolineando che "ne restano ancora più di 100".
Andreev ha inoltre ribadito la posizione della Russia precedentemente espressa più di una volta, secondo cui le autorità russe non avrebbero accettato il trasferimento dei monumenti dedicati ai soldati sovietici.
"Il monumento ha senso dove è avvenuto l'evento, dove è stata compiuta l'impresa, dove sono morti i soldati", ha detto.
Nell'autunno del 2017 sono entrati in vigore gli emendamenti alla legge che vieta la propaganda del comunismo o di un'altra ideologia totalitaria in Polonia. Tra le altre cose la legge obbliga le autorità locali a demolire i monumenti sovietici.
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