"La tensione è giunta sul lato del confine, dove gli Stati Uniti e i suoi satelliti hanno promesso che arriverà un aiuto umanitario, del quale nessuno sa cosa contenga. Queste 120 tonnellate di cibo non sono nulla per la nostra popolazione. Si tratta semplicemente di una trappola, affinché poi a questo segua un'invasione militare", ha detto l'ambasciatore rispondendo alle domande dei giornalisti.
In precedenza, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha dichiarato che non permetterebbe l'ingresso di aiuti umanitari stranieri nel paese, come insiste l'opposizione. Secondo lui, il Venezuela è in grado di soddisfare tutti i bisogni della sua gente e non dovrebbe chiedere aiuto a nessuno.
Il presidente del parlamento venezuelano Juan Guaidò, il 23 gennaio, si è dichiarato il capo di stato a interim per la durata del governo provvisorio. Gli Stati Uniti e un certo numero di altri paesi hanno riconosciuto Guaidò e hanno chiesto al presidente venezuelano Nicolas Maduro, la cui elezione non considerasse lecita, di non consentire azioni violente contro l'opposizione. Maduro si è dichiarato un presidente costituzionale e ha chiamato il capo del parlamento dell'opposizione "un fantoccio degli Stati Uniti". La Russia, la Cina e molti altri paesi hanno sostenuto Nicolas Maduro come legittimo presidente del Venezuela.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)