Vladimir Dzhabarov, vicepresidente della commissione affari internazionali al Consiglio federale, in un'intervista a RT, ha affermato che la dichiarazione dell'ambasciatore statunitense è collegata alla posizione della Germania riguardo il gasdotto Nord Stream 2.
"Apparentemente gli Stati Uniti credono che sia il gas russo a rappresentare un pericolo. È assurdo. Gli americani non fanno dichiarazioni del genere per niente", ha detto Dzhabarov.

A suo parere, queste dichiarazioni non influenzeranno il destino del gasdotto.
Il senatore ha osservato che Washington una volta era contraria alla militarizzazione della Germania, mentre ora spinge Berlino a farlo. Dzhabarov, inoltre, nutre seri dubbi sul fatto che la Germania intenda "devolvere" il 2% del suo PIL alla NATO. Secondo lui, Berlino "non soccomberà al ricatto" di Washington, anche se la sua politica anti-russa continuerà per molto tempo.
Il vicepresidente della commissione per gli affari internazionali presso la Duma, Dmitry Novikov, ha dichiarato a RT, che la richiesta dell'ambasciatore americano è volta a giustificare una nuova corsa agli armamenti. Egli è inoltre convinto che in futuro tali dichiarazioni saranno avanzate anche dai paesi europei.
"È chiaro che alla fine questo tipo di idee rafforzano la propaganda anti-russa, ampiamente diffusa non solo negli Stati Uniti ma anche nei paesi dell'Unione Europea", ha affermato il deputato.
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