Secondo il sindaco, anche alle persone che non prenotano la visita, non sarà negato l'accesso, ma l'ingresso per loro sarà "più complicato". Inoltre dal primo maggio 2019 gli ospiti della città, che non hanno intenzione di fermarsi per la notte, pagheranno una tassa di entrata pari a tre euro, mentre dal primo gennaio 2020, questo importo sarà di 6 o 10 euro, a seconda del periodo dell'anno.
"Il punto non è quanto guadagneremo" ha detto Bruniaro. "Si tratta di gestire il flusso turistico. Non vogliamo che Venezia diventi un parco tematico".
Si prevede che la nuova tassa verrà aggiunta al costo dell'arrivo in città via treno, nave da crociera, autobus o aereo. Chi tenta di entrare senza pagare rischia una multa di 450 euro. Tuttavia, la "tassa di ingresso" a Venezia non tocca chi ha prenotato una camera in hotel. I turisti, fermandosi almeno per una notte, pagheranno solo standard la tassa di soggiorno in albergo.
La proposta di introduzione dell'imposta è già sostenuta dagli albergatori. Secondo l'Associazione dei proprietari di alberghi veneziani, " i turisti occasionali" rappresentano il 70% di tutti i visitatori, e la quota di reddito del settore turistico non raggiunge che quella del 30%.
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