"Siamo preoccupati da ciò che fanno gli Stati Uniti e i loro alleati più stretti contro il Venezuela, violano rudemente ogni norma di diritto internazionale" ha detto il ministro, aggiungendo che la comunità internazionale non può permettere che la soluzione della crisi sia trovata con metodi incostituzionali.
Il 28 gennaio a Mosca sono state smentite le informazioni dei media riguardo la sicurezza fornita al presidente eletto del Venezuela, Nicolas Maduro. Il giorno prima sono state smentite le informazioni sul trasferimento in Venezuela di 400 combattenti russi.
Il 23 gennaio, mentre c'erano le proteste di massa, il presidente del Parlamento venezuelano Juan Guaidò si è proclamato presidente. È stato riconosciuto da Stati Uniti e Canada e altri paesi dell'America Latina. Mosca ha sostenuto il presidente Nicolas Maduro.
Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin in una conversazione telefonica con Maduro, che ha avuto luogo il 24 gennaio, ha definito violazione delle norme di diritto internazionale l'intervento di altri paesi nella situazione della Repubblica. Ha anche esortato a risolvere la questione in modo pacifico.
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