"Per chi combattiamo l'ISIS? L'ISIS è il peggior nemico di Russia, Iran e Siria. Combattiamo l'ISIS per gente che non necessariamente è d'accordo con noi, diciamo così. Abbiamo inviato le truppe in Siria e in due anni abbiamo ridotto il territorio del califfato del 99%", ha detto Trump.
Sabato, recandosi alla base dell'aeronautica di Dover, nel Delaware, per incontrare le famiglie dei soldati uccisi in Siria, Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno fornito al presidente siriano, Bashar al-Assad, un "ottimo servizio", perché prima dell'introduzione delle truppe americane, in Siria regnava la confusione.
"Sconfiggiamo l'ISIS per Russia, Iran, Siria, Iraq e molti altri paesi. Ad un certo punto, però, bisogna riportare la gente a casa", ha spiegato Trump.
La pubblicazione ricorda che nel dicembre dello scorso anno Trump annunciò inaspettatamente il ritiro di duemila soldati americani dalla Siria, che, insieme alle forze curde e arabe, combatterono contro i terroristi. Allo stesso tempo, Stati Uniti e Russia hanno combattuto in Siria in sostegno a schieramenti opposti: gli americani hanno appoggiato le forze della coalizione contro il "dittatore" Bashar al-Assad, mentre la Russia ha sostenuto il presidente siriano.
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