Il presidente russo Vladimir Putin risponde alle domande dei giornalisti nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, in diretta dal Centro del Commercio Internazionale di Mosca.
L'accordo vigente sulla navigazione nel mar d'Azov stabilisce che le acque territoriali degli stati - Russia e Ucraina - terminano a 5 km dalla costa. Quando dalle autorità ucraine sono stati fermati i pescatori russi, loro non si trovavano entro questa distanza. Eppure sono stati arrestati e il vostro canale non ne ha parlato, come se fosse questa la prassi. A settembre delle navi ucraine hanno attraversato lo stretto senza problemi.
Le elezioni presidenziali ed il Campionato del Mondo di calcio.
I giornalisti presenti avvertono che dopo tre ore di diretta la conferenza stampa sta per finire e fanno sempre più rumore, Putin gli chiede di calmarsi così:
"Colleghi, vediamo di non trasformare questa conferenza stampa in una manifestazione di piazza. Che non è stata autorizzata"
"Certo! Noi sappiamo dove si trova il centro che cerca di fare questo. E non si trova a Mosca."
"Gli USA e i paesi NATO spendono in difesa più di 700 miliardi di dollari all'anno. Poi voi pensate che siamo noi a voler comandare il mondo?"
Una giornalista ha esordito chiedendo prima di tutto scusa ai teleoperatori perchè la sua bandiera russa ostacolava la visuale delle telecamere.
Il presidente Putin ha risposto così:
"La bandiera russa non può dare fastidio a nessuno"
Proseguono le domande dei giornalisti al presidente Putin: in questa fase viene data la parola a corrispondenti di media locali russi.
Le domande riguardano aspetti della vita di tutti i giorni: la costruzione di scuole, ospedali, complessi sportivi, le tariffe dei servizi.
Un giornalista di Vladivostok ha chiesto al presidente un aiuto a trasferire un bambino malato a Mosca.
"Le relazioni tra Russia e Gran Bretagna si trovano in un vicolo chiuso ed è nell'interesse di entrambi i paesi uscire da questo vicolo. La Brexit avrà delle ripercussioni su tutta l'economia europea e mondiale e quindi anche su di noi indirettamente, ma al momento le principali aziende britanniche rimangono sul nostro mercato ed in maniera molto attiva, come nel caso di BP che resta uno dei partner di Rosneft".
"Bisogna dare a tutti i cittadini la possibilità di esprimere il proprio dissenso, anche in pubblico, ma tutte queste manifestazioni devono venire svolte nel rispetto della legge. Per quanto riguarda la protesta in Francia, è vero che sono legate alla crescita dei prezzi, ma hanno generato una reazione a catena di malcontento nei confronti del governo, soprattutto tra la popolazione autoctona francese: secondo gli ultimi dati la protesta è appoggiata dal 70% dei francesi", ha detto il presidente russo rispondendo alla domanda di un giornalista economico russo.
Di recente durante delle trattative ad un mio collega internazionale hanno chiesto - "Com'è da voi la situazione sui diritti della persona?" - e lui ha risposto così: "sui diritti di quale persona?"
Continuano le domande dei giornalisti sui temi più diversi: dall'introduzione della raccolta differenziata in Russia, alle politiche agricole, allo scisma all'interno della Chiesa ortodossa.
Divertente botta e risposta tra Putin ed un giornalista della tv russa LIFE:
- Presidente, quando si sposa?
- Lei è sposato?
- Si, sono sposato.
- Ecco lui è sposato è vuole che a me capiti lo stesso. Diciamo così: come tutte le brave persone prima o poi mi toccherà farlo.
Se gli abitanti della Crimea hanno votato vuol dire che non è un'annessione. Eppure contro tutti gli abitanti della Crimea hanno approvato delle sanzioni: nei pagamenti, nell'emissione dei visti, nella libertà di spostamento. Se è un annessione, qual'è il motivo di queste sanzioni? Se invece si tratta del risultato di un voto, allora riconoscetelo.
"Non capiscono che cosa significa. In Afghanistan i soldati USA ci sono da 18 anni ed ogni anno annunciano il ritiro, ma rimangono sempre li. Per il momento non abbiamo visto nessuna traccia del loro ritiro. Al momento la priorità è la regolarizzazione politica della situazione in Siria. Se gli USA hanno preso la decisione di ritirarsi dalla Siria, si tratta di una decisione giusta. La presenza di militari statunitensi in Siria è irregolare, perchè non c'è stato nessun mandato del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e nessuna richiesta del governo legittimamente eletto".
Nella pause tra una domanda e l'altra i giornalisti cercano di attirare l'attenzione del presidente Putin facendo sempre più rumore e gridando delle parole a caso per farsi riconoscere.
Ad un giornalista che continuava a gridare "gas" il presidente Putin ha risposto così:
Nel 2018 Russia e Cina hanno raggiuno un interscambio pari a 100 miliardi di dollari: è un indicatore importante ed un grande risultato. Le relazioni sino russe sono uno strumento di distensione nel quadro globale.
"No, non credo che sia possibile. Se invece parliamo di socialisitzzazione in termini di ridistribuzione equa delle risorse, di una politica nazionale improntata alla riduzione della povertà, di sostegno ad istruzione e sanità: questa è la direzione del nostro corso politico attuale".
"No. E' sempre la stessa cosa. In tutta la sua storia la Russia è sempre stata oggetto di restrizioni. Questo accade per un solo motivo: la crescita della potenza della Russia.
Nessuno vuole fare i conti con un giocatore importante, ma gli tocca. In Russia vivono 160 milioni di persone, noi difendiamo i loro interessi.
A causa delle sanzioni i paesi occidentali hanno perso il mercato russo e questo ha portato ad una perdita di posti di lavoro: in Spagna la disoccupazione è al 15%, in Russia al 4%.
Ci sono degli aspetti positivi e degli aspetti negativi nelle sanzioni: noi abbiamo dovuto chiudere il mercato delle importazioni nell' agroalimentare, ma in questo settore i nostri produttori hanno una crescita che diversamente sarebbe stata impossibile.
Sull'arresto di Meng Whanzhou:
"Non voglio commentare quello che succede tra America e Cina, o dire chi è stato arrestato in cambio di cosa. Non serve usare la legge del taglione: in Russia viene fermato chi non rispetta le leggi, indipendentemente dalla nazionalità, noi non arresteremo nessuno senza motivo."
Sul caso Skripal:
"Skripal è vivo, ma nei confronti della Russia sono state applicate altre sanzioni. Khashoggi è stato ucciso e dopo pieno silenzio. Se non ci fosse stato il caso Skripal avrebbero inventato qualcos'altro. Lo scopo di queste manovre mi è chiaro: ostacolare la Russia come concorrente sulla scena mondiale."
Sulla presenza USA in Giappone:
"In Giappone c'è già una base americana a Okinawa. Io so che il governatore di questa prefettura e la gente sono contro un ampliamento della base. Noi siamo preoccupati dai piani di dislocazione di elementi di un sistema antimissile nucleare in Giappone da parte degli USA: ribadisco che per noi non sono armi di difesa, ma parte del potenziale nucleare strategico americano dislocato in una zona periferica."
Sulla firma dell'accordo di pace con il Giappone:
"Il processo è difficile, ma siamo pronti insieme ai colleghi giapponesi ad arrivare ad un compromesso"
"L'Ucraina resta uno dei nostri principali partner commerciali. Quest'anno è cresciuto l'interscambio commerciale. Tra i nostri popoli ci sono dei legami naturali, secolari, che prima o poi si faranno sentire. Però finchè nei corridoi di potere di Kiev ci saranno dei russofobi che non capiscono gli interessi del proprio popolo questa situazione anormale proseguirà, indipendentemente da chi siede o siederà al Cremlino".
Il presidente Putin ha risposto alla domanda di un giornalista della tv Vesti:
"Per prima cosa dice "provocazione", quindi vuol dire che di questo si è trattato. Le provocazioni sono sempre una cosa cattiva. Attualmente in Ucraina è in corso la campagna elettorale ed è chiaro che l'incidente nello stretto di Kerch è stato fatto per aumentare il rating di uno dei candidati, ma chiaramente a scapito degli interessi del proprio popolo e del proprio paese. Lo scopo è stato raggiunto mi sembra, perchè dal quinto posto si è spostato al 2° e al 3°."
Se succede questo porterà alla distruzione dell'umanità e del pianeta. Questa tendenza alla sottovalutazione del problema sta crescendo. Dopo l'uscita degli USA dall'accordo sulla non costruzione di nuovi sistemi antimissile. Dopo di questo noi siamo stati obbligati a creare un nuovo sistema di difesa antimissile, e poi ci hanno detto che la Russia ha avuto un vantaggio.
Ora gli USA escono dal trattato INF.
Che poi non dicano che cerchiamo dei vantaggi.
Noi non cerchiamo dei vantaggi, ma conserviamo la parità.
"Si, nel complesso sono soddisfatto".
"Dobbiamo entrare in una nuova lega per qualità della nostra economia. La Russia deve diventare la quinta economia del mondo. Dal 2021 il governo pianifica una crescita del 3%".
Putin ha sottolineato che al paese serve fare un passo avanti:
"Senza obiettivi non è possibile raggiungere nessun risultato: per questo abbiamo creato 12 progetti di interesse nazionale nella scienza, nella ricerca, nella sanità, nell'istruzione".
Economia e nuove tecnologie: sono queste le due sfere ritenute fondamentali dal presidente Putin.
"Questi erano alcuni dei dati che volevo annunciare, ma adesso non perdiamo tempo e passiamo alle vostre domande ed ai miei tentativi di darvi una risposta".
Nel 2018 le riserve auree della Russia sono cresciute del 7%, passando da 432 miliardi a 464 miliardi di dollari.
Il presidente Putin prende la parola per primo, saluta i presenti ed enuncia alcuni dati statistici sull'economia russa: nel 2018 il PIL russo è cresciuto dell' 1,7%. Il tasso d'inflazione è al 4,1%. Il tasso di disoccupazione è al 4,8%.
I giornalisti presenti in sala - quest'anno il numero di accreditati ha stabilito un nuovo record, 1702 - cercano di attirare l'attenzione del presidente Putin nei modi più bizzarri: mani alzate, cartelli, striscioni, bandiere, travestimenti.
Il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, modera la conferenza stampa e dà la parola ai giornalisti, ma avverte:
"Il presidente è molto paziente e risponde a tutte le domande, ma non ama quando gli chiedono le stesse cose già chieste in precedenza"
In attesa dell'inizio della conferenza stampa di quest'anno, potete rileggere la diretta dell'edizione di un anno fa.
La prima conferenza stampa di fine anno è stata tenuta da Vladimir Putin nel 2001, durante il suo primo mandato presidenziale. La più lunga è stata quella del 2008, quando in 4 ore e 40 minuti il presidente russo aveva risposto a 106 domande.
Sono più di 1700 i giornalisti accreditati alla conferenza stampa: a fianco dei grandi media internazionali ci sono anche i corrispondenti delle testate locali russe.
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