Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha promesso che la sua amministrazione ritirerà il paese dal Global Compact for Migration delle Nazioni Unite e introdurrà regole severe sull'immigrazione.
La settimana scorsa, il neo ministro degli Esteri brasiliano Ernesto Araujo aveva anticipato che il paese si ritirerà dal Global Compact, ritenuto "uno strumento inadeguato per affrontare il problema".
"Purtroppo, il ministro degli Esteri uscente [Aloysio Nunes] ha firmato il Global Compact delle Nazioni Unite. Non siamo contro gli immigrati, ma ci saranno criteri molto rigorosi per entrare in Brasile. Annulleremo il patto", ha detto Bolsonaro in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
Il trattato Global Compact
Un accordo globale su una migrazione sicura, ordinata e regolare è stato formalmente approvato in una conferenza internazionale il 10 dicembre a Marrakech (Marocco). Gli Stati Uniti si sono ritirati dai negoziati sull'accordo nel 2017, mentre il presidente Donald Trump ha dichiarato che è assolutamente incompatibile con la politica migratoria del paese. L'Austria si è ritirata dall'accordo alla fine di ottobre 2018. Dichiarazioni simili sono state fatte successivamente da un certo numero di altri paesi, in particolare Repubblica ceca, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Israele, Svizzera, Australia e Cile.
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