I ricercatori hanno analizzato i dati di 43mila stazioni meteorologiche e 5.300 siti di monitoraggio fluviale di 160 Paesi. È emerso che, nonostante i cambiamenti climatici provochino frequenti violente precipitazioni, il livello delle acque nei grandi fiumi diventa più basso, aumentando così il rischio di siccità.
Gli esperti spiegano questo paradosso con l'asciugamento del terreno.
I terreni eccessivamente bagnati consentono all'umidità in eccesso (il 36% della precipitazione totale) di fluire nei fiumi, ma il terreno asciutto assorbe più acqua piovana, riducendo il deflusso. I terreni perdono umidità per l'aumento della temperatura atmosferica. Questa situazione rappresenta una minaccia per l'approvvigionamento idrico delle città e delle campagne in tutto il mondo. Allo stesso tempo i nubifragi causano inondazioni nei centri abitati, motivo per cui è impossibile ricostituire efficacemente i bacini d'acqua dolce.
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