"Sia il potenziale degli attacchi elettronici (ad esempio, la soppressione) che il supporto elettronico (ad esempio il rilevamento degli obiettivi) mostrano che l'infrastruttura di comunicazioni tattiche NATO esistente è vulnerabile ai sistemi EW e dovrà affrontare gravi minacce ", si legge nel documento.
Secondo la richiesta, al momento, le misure di protezione contro i sistemi EW potrebbero non essere sufficienti per contrastare la "minaccia presentata".
Inoltre, il documento rileva anche la capacità della Russia di distruggere "obiettivi particolarmente importanti" grazie alla dottrina militare russa.
"La dottrina russa, che implica una combinazione di EW, UAV e artiglieria per rilevare, identificare, localizzare e distruggere obiettivi particolarmente importanti, si è dimostrata molto efficace", ritiene la NATO.
Ecco perché l'Organizzazione scientifica e tecnica della NATO sta progettando di sviluppare nel 2019 una nuova concezione per contrastare i sistemi EW. In particolare, i ricercatori dell'alleanza intendono trovare modi per nascondere la posizione dei cosiddetti "obiettivi particolarmente importanti".
In precedenza, il ministero della Difesa norvegese ha dichiarato che i sistemi GPS durante le esercitazioni della NATO nel paese sono stati disattivati a causa delle presunte azioni dei militari russi nell'Artico.
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