Sanchez, ha risposto "senza dubbio" alla domanda dei giornalisti sul fatto che la costituzione fosse obsoleta in termini di immunità del re; mentre alla domanda se avrebbe rimosso questo privilegio dalla legge fondamentale, ha aggiunte: "Sono certo che anche il capo dello stato (sarà d'accordo)".
Secondo l'articolo 56 della Costituzione, "l'identità del Re è inviolabile e non è soggetta a responsabilità".
Allo stesso tempo, Sanchez ha ammesso che al momento una profonda riforma costituzionale è impossibile, ma che potranno essere apportate delle modifiche.
"Non cerco di risolvere tutti i problemi della nostra generazione, ne risolveremo alcuni e le generazioni future decideranno a modo loro", ha detto il primo ministro in un'intervista a diversi canali televisivi spagnoli, tra cui la televisione di stato spagnola TVE. Ha citato il sistema sanitario, l'uguaglianza di genere, l'ambiente e l'eutanasia come esempi di questioni su cui è possibile apportare modifiche.
"Non abbiamo bisogno di inventare una costituzione come in passato; ma dobbiamo fare qualche aggiustamento, perché i materiali si consumano, perché la Spagna nel 2018 non è quella che era nel 1978", ha detto il capo del gabinetto.
In precedenza, il governo spagnolo ha deciso di annullare i privilegi giudiziari per i membri del gabinetto di ministri, deputati e senatori. Tutte le modifiche necessarie saranno apportate alla costituzione entro un anno. Questa è la terza riforma della legge fondamentale della Spagna dalla sua adozione nel 1978.
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