"Già da cinque ore è in corso, in acque territoriali russe, nel mar Nero, l'azione provocatoria di tre navi della Marina ucraina. Il loro obiettivo è chiaro: vogliono creare una situazione di conflitto nella regione. Dalle guardie di frontiera dell'FSB della Russia vengono adottate tutte le misure necessarie per arginare questa deliberata provocazione ucraina per garantire la sicurezza della navigazione", si legge nel messaggio.
Situazione nel Mar d'Azov
La situazione nel Mar d'Azov si è aggravata all'inizio dell'anno. A marzo, l'Ucraina ha sequestrato un peschereccio russo, il Nord, con a bordo dieci marinai russi. Il capitano rischia fino a cinque anni di prigione per "aver visitato illegalmente la Crimea" allo scopo di causare danni all'interesse pubblico". Ora Kiev vuole vendere la nave all'asta.
Mosca ha considerato le azioni di Kiev "terrorismo marittimo" e ha risposto rafforzando le ispezioni alle frontiere nella sua parte del Mar d'Azov. Nel dipartimento di controllo delle frontiere della Crimea, l'FSB ha osservato che le ispezioni sono state effettuate in conformità al diritto internazionale del mare e il ministero degli esteri ucraino ha riconosciuto che le guardie di frontiera non hanno violato i protocolli durante l'ispezione.
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