"La Russia cerca di rimanere nel Consiglio d'Europa, ma possono verificarsi circostanze che non lascino altra scelta, se non quella di rivedere radicalmente il nostro rapporto con il Consiglio d'Europa. La discriminazione degli Stati membri per motivi politici è assolutamente inaccettabile", ha detto Kelin, parlando al Comitato dei Ministri del Consiglio.
Secondo il diplomatico, oggi l'interazione dei paesi europei nel quadro del Consiglio è "molto richiesta". "Il nostro obiettivo comune è mettere fine alla crisi istituzionale, di mantenere questo unico meccanismo paneuropeo di protezione dei diritti umani in Europa", ha aggiunto Kelin. Egli ha sottolineato che Mosca "non accetta le illegali misure discriminatorie adottate nei confronti dei nostri parlamentari".
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