Secondo Vitrenko, il Nord Stream 2 sarà costruito nonostante gli sforzi dell'Ucraina per fermare la sua realizzazione, dal momento che Berlino e le imprese tedesche sostengono il progetto. Inoltre il dirigente crede che un tale sviluppo degli eventi porti alla completa interruzione del transito del gas attraverso l'Ucraina. Per questo motivo l'azienda ucraina è stata costretta a passare al piano B.
"Stiamo cercando di compensare le perdite finanziarie: abbiamo già avviato un nuovo arbitrato per chiedere un risarcimento di oltre 12 miliardi di dollari per le perdite che subiremo dalla privazione del transito del gas attraverso il territorio Ucraina dopo il 2019… La prima opzione, il cosiddetto piano A, è quella di preservare il transito", ha detto Vitrenko.
Il dirigente ucraino ha inoltre ammesso di non essere a conoscenza delle promesse fatte dalla cancelliera tedesca Angela Merkel per preservare il transito del gas attraverso l'Ucraina e ha sottolineato che l'Ucraina non ha ricevuto chiare garanzie da parte dell'Europa.
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