"Jagland fa dichiarazioni come fa il segretario generale, messo all'angolo" ha detto il deputato. Secondo lui, la Russia dovrebbe pensare di sospendere o congelare l'adesione al Consiglio d'Europa, senza attendere la procedura di esclusione.
Le relazioni tra Mosca e Strasburgo stanno attraversando un periodo difficile. Il conflitto negli anni 2014-2015 si è aggravato, quando i parlamentari russi sono stati spogliati di una serie di diritti a causa della posizione riguardo la Crimea. Mosca ha annunciato l'impossibilità di lavorare in tali condizioni, ha smesso di partecipare alle riunioni, e dal 2016 non invia documenti per l'accreditamento dei membri della delegazione.
Nel mese di giugno 2017, la Russia ha riferito di sospendere parte dei pagamenti di bilancio dell'organo, fino a quando i poteri della delegazione parlamentare non saranno ripristinati in pieno. Ma, nonostante questo, la parte russa ha continuato a lavorare sulla ratifica dei documenti di convenzione. Ieri Jagland ha detto che la Russia può essere esclusa da un numero di membri degli organi statutari del Consiglio d'Europa, se non riprende il pagamento dei contributi al bilancio dell'organizzazione fino alla metà del 2019.
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