"Cento anni resterà in piedi, penso. Sì, sono sicuro. Assolutamente. In questa opera sono stati coinvolti molti istituti di ricerca, hanno pesato e misurato tutto. Se il ponte sarà sollecitato da una piccola scossa sismica, sono stati installati i piloni in modo da attutire l'effetto. Sono stati posti su diverse angolazioni. Il ponte rimarrà in piedi", ha affermato in onda sul canale Rossiya 1.
Secondo Rotenberg, i lavori vanno avanti secondo il programma e non ci sono ritardi. Nel cantiere lavorano 8mila persone a rotazione.
"Il preventivo è di 227,9 miliardi di rubli (circa 2,9 miliardi di euro), lavoriamo secondo il budget senza chiedere ulteriori risorse finanziarie", ha aggiunto Rotenberg.
Il ponte che unisce la penisola di Crimea e la regione di Krasnodar è il più lungo in Russia, con 19 chilometri. L'infrastruttura doveva essere aperta al traffico stradale nel dicembre 2018 secondo il calendario del progetto, ma i lavori sono stati completati prima del previsto. Vladimir Putin ha inaugurato il ponte il 15 maggio, mentre le auto sono potute transitare il giorno successivo. L'apertura della parte ferroviaria del ponte è prevista nel dicembre 2019.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)