Secondo lui, questo è dimostrato dall'affare del consorzio militare statunitense Orbital ATK con l'azienda russa Energomash in base al quale gli Stati Uniti hanno acquistato quattro propulsori a razzo, senza i quali non sarebbero in grado di inviare merci sulla ISS. Tuttavia, con tutto questo, nessuno presta attenzione al fatto che il Congresso non cessa di criticare la dipendenza del Pentagono dalle tecnologie spaziali russe.
"In questo caso, a quanto pare, il profitto commerciale ha precedenza sulla politica, dal momento che lo sviluppo dei propri propulsori avrebbe un costo di tre miliardi di dollari", dice Ballin.
Inoltre, come scrive il giornalista, la Russia e gli Stati Uniti stanno negoziando l'acquisto di armi da fuoco russe da parte americana per le loro forze dell'ordine. Si tratta di pistole "Osa", che sono già in servizio con la polizia in Arizona.
Ballin nota che il produttore di queste pistole, il consorzio Techmash, si trova sotto le sanzioni di soli paesi europei, mentre le compagnie americane possono cooperare con esso. Secondo lui, negli Stati Uniti gli accordi sugli armamenti con Mosca sono inaccettabili "per ragioni di principio", ma l'acquisto di armi da fuoco dalla Russia dimostra il doppio standard di adesione a questo principio.
"Forse è per questo che l'Europa è così fortemente contraria ai decreti della Casa Bianca riguardo ai progetti energetici bilaterali con la Russia", sottolinea Ballin.
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