"La Russia vuole che l'Ucraina smetta di percepire i proventi derivanti dal transito. Per il PIL ucraino questo è circa quanto l'Ucraina spende per l'esercito, quindi ciò lascerà l'Ucraina nell'impossibilità di finanziare la difesa. Permettetemi di ricordarvi che la perdita economica legata alla chiusura del transito per l'Ucraina è del 3% del PIL. È perfino superiore alle perdite della Russia per tutte le sanzioni imposte contro di lei", ha detto Vitrenko.
Lo scorso luglio Russia, Ucraina e Commissione europea hanno discusso il potenziale volume di transito del gas russo attraverso il territorio ucraino dopo il 2019.
Come ricorda la pubblicazione, la necessità di negoziati trilaterali sono sorti a causa della scadenza alla fine del 2019 dei due contratti firmati nel 2009 tra Gazprom e Naftogaz: la fornitura di gas all'Ucraina e il transito del gas attraverso il suo territorio verso l'Europa.
La questione di mantenere il transito del gas russo attraverso l'Ucraina dopo il 2019 è discussa anche nelle trattative sulla costruzione del gasdotto Nord Stream 2.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)