Seleev ha passato in Siria circa un anno, compiendo oltre duecento missioni di combattimento e missioni di copertura aerea alla base di Kmeimim e ai convogli militari.
Il pilota ha raccontato che un tipo di operazione di combattimento era la "caccia libera", che ha permesso agli elicotteristi di distruggere molte strutture dei terroristi. Dopo l'arrivo in Siria dell'Aeronautica militare russa, i terroristi sono stati costretti a cambiare tattica. Essi hanno iniziato a muoversi nottetempo, ma grazie alla sofisticata tecnologia i piloti riuscivano comunque a colpire i bersagli.
"Sistema di visione notturna funziona in modo molto efficace: un Mi-28 è in grado di avvistare un'automobile ad una distanza di 15 chilometri", ha detto Seelev.
I militanti erano ben armati e sparavano agli elicotteri russi con mitragliatrici antiaeree pesanti. Essi hanno quindi iniziato ad utilizzare percorsi poco conosciuti per gli spostamenti e metodi insoliti di mimetizzazione.
"Una volta abbiamo individuato un camion completamente ricoperto di argilla e sabbia che lo rendeva indistinguibile dall'ambiente desertico", ha spiegato l'elicotterista.
Seelev ha anche apprezzato l'elicottero Mi-28 sul quale ha operato, che si distingue per maggiore potenza e manovrabilità rispetto agli altri modelli. Così come le armi di cui è equipaggiato il Mi-28, secondo il pilota, rendono questo elicottero una perfetta macchina da guerra.
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