Attualmente la provincia siriana di Idlib è sotto il controllo dei jihadisti legati ai militanti di Al-Qaeda, sostenuti — osserva la pubblicazione — dagli Stati Uniti e dai paesi del Golfo Persico.
La pubblicazione spiega che Pechino è interessata anzitutto a "eliminare i militanti musulmani provenienti dalla Cina che operano a Idlib".
"Negli ultimi anni gli uiguri, incalliti combattenti islamici originari della regione cinese dello Xinjiang, sono entrati a migliaia in Siria", afferma l'autore dell'articolo.
Egli sottolinea il fatto che il governo del presidente Bashar al-Assad, con l'appoggio di Russia e Iran, non è riuscito a cambiare completamente il corso della guerra contro i terroristi in Siria a proprio vantaggio.
"Se si vuole rafforzare l'efficienza, oltre a Russia e Iran, anche la Cina dovrebbe iniziare ad inviare truppe in Siria e avviare un'operazione militare contro i jihadisti. In questo modo molto presto il governo siriano sarà in grado di prendere il controllo su tutto il paese. Per gli americani e per i paesi arabi del Golfo Persico, tuttavia, questo sarà uno scenario da incubo", sottolinea la pubblicazione.
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