"La questione della concessione dell'asilo, che è stata concordata a tempo debito, deve essere risolta, dal momento che non può nascondersi per sempre. Ma è difficile prevedere quanto ci vorrà per prendere una tale decisione", ha detto Valencia in un'intervista al quotidiano ABC.
Il diplomatico ha chiesto di discutere il problema nell'ambito del diritto internazionale con tre partiti: il governo britannico, il governo dell'Ecuador e gli avvocati di Assange.
Egli ha anche ricordato che, in base alle condizioni di concessione dell'asilo, Assange non può rilasciare dichiarazioni politiche che possano compromettere le relazioni tra l'Ecuador e gli altri paesi.
Il fondatore di WikiLeaks vive nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra dal 2012, dove si è rifugiato per timore di essere estradato dalle autorità svedesi negli Stati Uniti in connessione con le attività della sua organizzazione. Alla fine di marzo di quest'anno il governo ecuadoriano impedisce ad Assange di comunicare con il mondo esterno, in quanto le sue dichiarazione mettono a rischio le relazioni dell'Ecuador con il Regno Unito, i paesi dell'UE e altri stati.
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