La dichiarazione dell'ESA è stata accompagnata da un'immagine a giudicare dalla quale il buco dell'ozono, che copriva metà dell'Antartide, si è ritirato il 26 novembre scorso.
Questo significa che forse in futuro il buco non si formerà più. Inoltre, questi sono solo i dati primari di questo velivolo spaziale, che sono stati messi in accesso aperto.
Inoltre, il satellite Sentinel-5P ha registrato il rilascio di biossido di azoto nella troposfera in Europa, Africa, India e Medio Oriente. Il rapporto dell'Agenzia Spaziale Europea rileva che l'inquinamento atmosferico è più evidente nelle grandi città e lungo le rotte navigabili.
L'esperto russo sullo strato di ozono dell' Istituto di ricerca dell'Artico e dell'Antartico Vladimir Radion da parte sua, ha spiegato che il buco dell'ozono sopra l'Antartide appare ogni autunno, ma poi si ritira e riappare alla fine dell'anno.
Secondo lui, "da novembre a maggio non ci sono buchi nello strato di ozono sull'Antartide". Nei commenti con Sputnik l'esperto ha anche detto che le misurazioni devono essere effettuate durante la notte polare, che c'è nel sud del mondo d'estate, così per ora non ci sono dati sul contenuto di ozono nell'atmosfera.
Il buco dell'ozono sopra l'Antartide è una delle più gravi minacce per l'ecosistema globale, perché senza lo strato di ozono rende vulnerabile la Terra alle radiazioni ultraviolette nocive del sole, ricorda Sputnik.
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