Si tratta di mine marine, siluri anti-nave e testate di missili anti-nave di fabbricazione sovietica. Si prevede che verranno portati via dal paese, dopodiché, sotto i termini della gara d'appalto, distrutti.
"Il contraente si impegna a raccogliere munizioni dai magazzini designati in Montenegro e ad effettuare il trasporto in sicurezza per l'oggetto da smilitarizzare", si legge nel documento.
Si sottolinea che la società esecutrice è obbligata a contattare il Ministero della Difesa "per coordinare il programma di smilitarizzazione" e ad assicurare che le armi non vengano perse nel processo di trasporto.
Le armi, come spiegato, devono essere distrutte in modo che "nessun componente, materiale o esplosivo possa essere riutilizzato per lo scopo previsto".
In precedenza si è saputo che l'Alleanza del Nord Atlantico avrebbe iniziato a pattugliare lo spazio aereo sul Montenegro.
Allo stesso tempo, il Ministero della Difesa del paese ha osservato che non schiereranno basi della NATO in Montenegro.
Nel 2017, il Montenegro è stato ammesso all'alleanza.
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