I ricercatori dell'università del Michigan sostengono che, nello "scenario più ottimistico", a seguito di un attacco nucleare statunitense, senza la reazione atomica del potenziale nemico, gli americani saranno comunque vittime di una "rappresaglia ecologica".
Secondo gli esperti, in questo scenario inizierà un inverno nucleare con una carestia globale e la conseguente morte di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
I ricercatori sono convinti che se Washington lancerà 7mila testate nucleari, moriranno cinque milioni di americani. Non ci saranno perdite tra la popolazione civile statunitense a seguito della rappresaglia ecologica se saranno lanciate meno di 100 bombe nucleari.
Allo stesso tempo i ricercatori sottolineano che queste stime derivano da un approccio conservativo, e con calcoli più rigorosi i rischi sono di gran lunga superiori.
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