Ivanov ha accusato i funzionari doganali di "scandalosi atti di vandalismo". Secondo lui, alcuni oggetti della sua collezione d'antiquariato, sono stati persi, danneggiati e anche venduti. Il danno è stimato in 600 mila sterline, secondo il Times.
Si tratta di oggetti della sua collezione, temporaneamente tenuti nel suo museo Fabergé in Germania. Ivanov richiede un immediato ritorno degli oggetti mancanti del tesoro, minacciando di citare in giudizio con l'obbligo di compensare le perdite. Ivanov ha valutato che la sua collezione ha un valore di quasi 12 milioni di dollari. La storia è iniziata nel 2013, quando il direttore del museo Fabergé Sergei Avtonoshkin è tornato a Baden-Baden da Londra. Ha comprato all'asta oggetti d'arte per il museo per un totale valore di 600 mila sterline. Lo hanno trattenuto i doganieri britannici, e sono state mosse accuse al museo Fabergé in precedenza, per il presunto mancato pagamento dell'Iva di quasi 70 mila sterline su opere d'arte nel corso di 15 anni.
Gli oggetti d'arte sono stati temporaneamente rimossi dal servizio doganale, quando Ivanov li ha ricevuti indietro parte degli oggetti mancava, parte era stata danneggiata. Secondo lui, una parte di essi è stata venduta.
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