Secondo le forze di sicurezza russe, il capo della cellula aveva contatti telefonici con i terroristi all'estero. Reclutava connazionali che lavoravano nella regione per unirsi alla schiera di islamisti e li aiutava nel trasferimento nei territori sotto il controllo di organizzazioni terroristiche internazionali.
Si osserva che i reclutatori mostravano i video propagandistici di uno dei predicatori islamici nei pub e bar.
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati libri e opuscoli con contenuti estremisti e fondamentalisti.
Due reclutatori sono originari del Kirghizistan. Nei loro confronti è stato aperto un fascicolo per "preparazione e reclutamento ad attività terroristiche" e "assistenza alle attività terroristiche".
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